30 Novembre Bergamo, Festival Donizetti Opera 2024: un trionfo tra tradizione e innovazione
Si è conclusa il 30 novembre la decima edizione del Festival Donizetti Opera a Bergamo, un evento che ha celebrato con successo il genio del compositore Gaetano Donizetti. La manifestazione ha visto un ricco programma di spettacoli, eventi collaterali e iniziative educative, con un forte impatto sia sulla scena culturale locale sia a livello internazionale. Ecco un approfondimento su questa edizione, che segna anche l’addio del direttore artistico Francesco Micheli, figura chiave del rilancio del festival.
Le produzioni operistiche: un viaggio nel bel canto
Il cuore del festival è stato rappresentato da tre opere principali, ciascuna delle quali ha portato sul palco uno spaccato diverso del repertorio donizettiano.
- “Roberto Devereux”
Quest’opera, ultima parte della trilogia Tudor, ha avuto come protagonista John Osborn, il cui ritratto di Devereux è stato apprezzato per la profondità e la nobiltà dell’interpretazione. La regia di Stephen Langridge ha adottato uno stile simbolico, caratterizzato da una scenografia cupa e stilizzata, dominata da teschi e fiori secchi, richiamando le Vanitas tardo-rinascimentali. Gli elementi scenici e i costumi hanno contribuito a creare un’atmosfera di intensa drammaticità, con un focus sul destino ineluttabile dei personaggi. - “Don Pasquale”
Questa produzione ha puntato su una commedia malinconica, evidenziando le fragilità umane del protagonista, in un equilibrio tra comicità e sentimenti. L’interpretazione ha reso omaggio alla capacità di Donizetti di mescolare leggerezza e introspezione, offrendo una lettura moderna e profonda del classico. - “Zoraida di Granata”
Riproposta nella sua versione del 1824, l’opera ha visto un cast rinnovato che ha saputo mettere in luce le innovazioni musicali di Donizetti. Questa scelta ha sottolineato il desiderio del festival di riscoprire e valorizzare anche le opere meno conosciute del compositore.
Eventi e iniziative collaterali
Oltre agli spettacoli principali, il festival ha offerto una serie di eventi paralleli pensati per coinvolgere un pubblico ampio e diversificato:
- Mostra “D come Dieci”
Allestita per celebrare il decimo anniversario del festival, la mostra ha ripercorso la storia della manifestazione attraverso fotografie, manifesti e documenti storici. L’esposizione ha avuto luogo nelle sale attigue alla biglietteria del Teatro Donizetti, con ingresso libero - LU OpeRave
Uno degli eventi più innovativi e coinvolgenti è stato il LU OpeRave, che ha mescolato l’opera con la cultura dei rave. Questo format, già sperimentato nelle edizioni precedenti, ha riscosso nuovamente grande successo, avvicinando il pubblico giovane al mondo della lirica in modo non convenzionale - Opera Family
Pensata per le famiglie, questa iniziativa ha offerto spettacoli interattivi e laboratori educativi, con l’obiettivo di avvicinare i più piccoli all’opera attraverso esperienze ludiche e formative
Un bilancio positivo e uno sguardo al futuro
Il Festival Donizetti Opera 2024 ha confermato il suo ruolo di primo piano nel panorama culturale internazionale, attirando critiche entusiastiche e un pubblico numeroso. La direzione artistica di Francesco Micheli, che ha lasciato il suo incarico dopo dieci anni, è stata determinante nel rilancio del festival, trasformandolo in un punto di riferimento per gli appassionati di bel canto.
La prossima edizione vedrà un nuovo direttore artistico, ma il successo di quest’anno lascia intravedere un futuro promettente per il festival, che continuerà a celebrare l’eredità musicale di Donizetti con nuove produzioni e progetti ambiziosi.
In definitiva, il Festival Donizetti si è dimostrato ancora una volta un evento capace di coniugare tradizione e innovazione, rendendo omaggio a uno dei più grandi compositori italiani e affermando Bergamo come centro culturale di rilevanza internazionale.